Categoria: Rassegna stampa
Area tematica: Fondi strutturali e politiche comunitarie

NODI DELLA REGIONE CORSA CONTRO IL TEMPO DELL'ARS: SOMME DA SPENDERE ENTRO IL 2011

Fondi Ue, a rischio 400 milioni di euro. L'allarme emerso nell'annuale relazione del dirigente del dipartimento della Programmazione, Felice Bonanno

Circa 400 milioni di euro di fondi comunitari rischiano di es­sere persi dalla Regione, se non sa­ranno spesi entro il 2011. Stessa sorte per poco meno di altri 200 milioni di euro di Agenda 2000, che sono finiti sotto la lente d'in­grandimento dei funzionari dell' Ue e rischiano di essere rispediti al mittente. L'allarme è emerso nell'annuale relazione del dirigen­te del dipartimento della Program­mazione, Felice Bonanno, sentito in Commissione per le attività eu­ropee all'Ars. La situazione è que­sta: per il 2010 non dovrebbe esser­ci alcun rischio di perdere parte degli 800 milioni rimasti da spen­dere. Ma ci sono tutta una serie di impedimenti e di lungaggini buro­cratiche a causa dei quali, se non saranno presi provvedimenti, nel 2011 la Sicilia rischierà di perdere círca400 milioni di euro del miliar­do e 400 milioni messi a disposi­zione dall'Europa.

Il disimpegno automatico del­le somme scatta il 31 dicembre di ogni anno: entro quel termine o le somme vengono spese o devono essere restituite a Bruxelles. Ecco perché ci sarebbe tempo per rime­diare e Bonanno si è detto «ottimi­sta». Ma la commissione guidata da Francesco Musotto vuole strin­gere i tempi. E ha proposto che l'otto giugno prossimo, quando l'Assemblea regionale tornerà a riunirsi, l'argomento venga tratta­to con assoluta priorità. «Non pos­siamo più perdere tempo - spiega il vicepresidente Bruno Marziano - e l'occasione è propizia, conside­rato che è in discussione il ddl sul­la semplificazione amministrati­va».

Per Marziano, deputato del Pd, «bisogna modificare la legge 23, che prevede tutta una serie di pas­saggi politici per l'emanazione di bandi e direttive. Da cambiare pu­re la legge sugli appalti che per co­me è strutturata spesso fa sì che negli appalti ci siano tante propo­ste con lo stesso ribasso, cosa che per l'Unione europea viola le leggi sulla concorrenza». Musotto spie­ga inoltre che «è necessario rimo­dulare il Programma operativo. Ci sono circa 250 misure previste per utilizzare i fondi e nove diparti­menti che gestiscono la spesa. Una vera e propria selva. Abbia­mo calcolato che la procedura per erogare i finanziamenti dura circa 52 settimane lavorative».
Sul fronte comunitario c'è an­che il rischio che la Regione deb­ba «decertificare», cioè di rispedi­re a Bruxelles, circa cento milioni di euro a causa di alcuni errori ri­scontrati nella spesa del Fondo so­ciale europeo 2000-2006. E altri 90 milioni di euro potrebbero non es­sere riconosciuti proprio a causa della legge sugli appalti che viole­rebbe in certi casi la normativa sul­la libera concorrenza. Su questo fronte, il dipartimento della Pro­grammazione sta attendendo co­municazione dall'Autorità che ha il compito di effettuare l'analisi delle somme spese. Intanto, Mar­ziano lancia anche un altro appel­lo: «Per accelerare e migliorare la spesa dei fondi comunitari, è ne­cessario che il governo nazionale sblocchi i fondi Fas, utili per incre­mentare le somme da spendere».
 
 
Giornale di sicilia (pagina regionale)

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.