Categoria: Attività istituzionale
Area tematica: Tematiche generali

III Commissione seduta del 13 Febbraio 2013

Ordine del Giorno
Ore 10.00
1)Audizione in merito alle problematiche relative alla rete
di distribuzione di carburanti in Sicilia.
Ore 11.00
2)Audizione in merito alle questioni occupazionali relative
alla Almaviva Contact s.p.a..
Ore 12.00
3)Audizione dell'Assessore regionale per l'energia e i
servizi di pubblica utilità in merito alle attività
produttive collegate alla filiera energetica.

 
Testo del Sommario
                    Presidenza del Presidente On. Marziano.

        La seduta è aperta alle ore 10.35

        Il  PRESIDENTE  dichiara aperta la seduta. Passa  al  primo
        punto  all'ordine del giorno. Afferma che l'audizione nasce
        da  una  richiesta dei titolari d'impianti di distribuzione
        di  carburanti,  categoria spesso bistrattata  e  a  tutela
        della  quale  sarebbe opportuno un intervento  legislativo.
        Dà la parola ai rappresentanti della categoria.

        Il  rappresentante della FAIB rappresenta che la situazione
        del  comparto  è disperata e che i titolari degli  impianti
        di   distribuzione  costituiscono  l'anello  debole   della
        catena,  mentre  le  compagnie  petrolifere  continuano   a
        speculare.  Si domanda come sia possibile che  in  Sicilia,
        nonostante la presenza di quattro raffinerie, il costo  del
        carburante  sia  elevatissimo. Lamenta la diffusione  degli
        impianti     automatici    e    gli    effetti     negativi
        sull'occupazione. Propone la costituzione di  un  fondo  di
        indennizzo  per  gli  impianti dichiarati  incompatibili  e
        che,  pertanto,  dovrebbero chiudere. Valuta  negativamente
        l'ultimo  decreto  assessoriale  in  materia  di  orari  di
        apertura  degli  impianti. Chiede l'immediata  costituzione
        di  un tavolo permanente cui partecipino anche le compagnie
        petrolifere.  Si  augura  che  la  politica  e  il  governo
        regionale facciano la loro parte.

        Il  rappresentante della FIGISC, rispetto all'intervento di
        chi   l'ha  preceduto,  desidera  soffermarsi  sui  decreti
        assessoriali  relativi  agli orari di  apertura.  Riferisce
        che    la    categoria   ha   accettato,   suo    malgrado,
        l'innalzamento del monte ore a fronte della promessa di  un
        ammodernamento delle rete che poi non è stato realizzato  e
        che     risulta     quanto    mai     necessario.     Circa
        l'automatizzazione  dei  distributori,  sostiene   che   le
        aziende  petrolifere spaccino come europeo un  modello  che
        in realtà si sta affermando solamente in Italia.

        Il  coordinatore regionale della FAIB Confesercenti propone
        di  istituire  un  tavolo permanente  per  la  riforma  del
        settore.  Lamenta  il  mancato ammodernamento  della  rete.
        Formula  le  seguenti  richieste: abrogazione  dei  decreti
        assessoriali  numero 915 e 920 del 2012,  in  relazione  ai
        quali  non  è  avvenuta  nessuna  forma  di  concertazione;
        salvaguardia  degli  oltre diecimila posti  di  lavoro  del
        comparto;  istituzione di un fondo di solidarietà regionale
        per  risanare le aree divenute incompatibili.  Denuncia  il
        comportamento  delle  lobby  che  sta  rendendo  il  lavoro
        precario   e  che  sta  discriminando,  altresì,   l'utenza
        diversamente  abile,  la  quale  non  può  usufruire  degli
        sconti  derivanti  dall'uso  dei  distributori  automatici.
        Ricorda  che  nella scorsa legislatura è  stata  presentata
        una  proposta  di  riforma dell'articolo 36  dello  Statuto
        della  Regione siciliana al fine di ottenere che il gettito
        derivante  dall'attività  di  raffinazione  potesse  essere
        utilizzato  per  compensare le esternalità negative  e  per
        effettuare  investimenti. Deposita un documento firmato  da
        FAIB,  FEGICA  e  FIGISC ANISA recante analisi  e  proposte
        relative alla distribuzione di carburanti.

        L'on.   GIANNI  propone  di  udire  i  responsabili   delle
        raffinerie  in  materia  di prezzi  e  di  rapporto  con  i
        distributori.

        Il  rappresentante  della  FEGICA,  circa  i  problemi  del
        settore,  rimanda  agli interventi di  coloro  che  l'hanno
        preceduto. Pone l'accento sulla natura politica del tema  e
        cioè  sulla  scelta,  a  monte, del modello  che  si  vuole
        realizzare.  Rileva che il mercato siciliano è  controllato
        interamente  dalle compagnie petrolifere. Si dice  convinto
        della  necessità  di  separare  nettamente  l'attività   di
        raffinazione  da quella di distribuzione.  Afferma  che  la
        possibilità per i distributori di approvvigionarsi  da  più
        compagnie,  introdotta di recente, di fatto non può  essere
        realizzata per questioni logistiche; a riguardo,  considera
        i  modelli  contrattuali predisposti  dal  Ministero  dello
        sviluppo  economico fortemente penalizzanti per  i  gestori
        degli  impianti.  Auspica  la  costituzione  di  un  tavolo
        tecnico permanente.

        Il  rappresentante della FEGICA rammenta che nel corso  del
        2012 l'Autorità garante per la concorrenza e il mercato  ha
        predisposto due note circa la normativa siciliana  in  tema
        di  distribuzione di carburanti ravvisando la necessità  di
        riformarla e rilevando, altresì, come nella regione si  sia
        configurato un regime di oligopolio.

        Il  segretario  regionale della FIGISC  chiede  notizie  in
        merito  ai  decreti  attuativi  della  legge  regionale  n.
        97/1982 sui criteri per il rilascio delle concessioni.

        Il   dott.   GIUDICE,  dirigente  presso  il   Dipartimento
        regionale   delle   attività   produttive,   riconosce   la
        rilevanza   dei   problemi   sollevati   e   manifesta   la
        disponibilità  dell'Assessorato a fare  la  propria  parte.
        Rileva  che negli ultimi anni il settore è stato  governato
        attraverso    una    serie   numerosa   di    provvedimenti
        amministrativi; è opportuno, invece, introdurre  una  legge
        organica che, tuttavia, sarà fortemente condizionata  dagli
        ultimi  interventi  del  Legislatore  nazionale.  Circa   i
        decreti  attuativi  della  legge regionale  n.  97/1982  in
        materia di criteri per il rilascio delle concessioni,  essi
        andranno   rivisti  tenendo  conto  della  liberalizzazione
        imposta.

        Il  PRESIDENTE afferma che dall'audizione appena  svolta  è
        emersa  l'esigenza di intervenire attraverso un disegno  di
        legge  e,  a  riguardo,  manifesta la  piena  disponibilità
        della  Commissione.  Ringrazia gli  intervenuti.  Passa  al
        secondo   punto   all'ordine  del   giorno.   Ricorda   che
        l'audizione  nasce  da una richiesta dei  lavoratori  della
        società  Almaviva impiegati presso la sede di  Palermo.  Dà
        la   parola   ai   rappresentanti  delle  sigle   sindacali
        presenti.

        Il  segretario  generale della SLC CGIL  sottolinea  che  i
        lavoratori  di  Almaviva in Sicilia sono circa  otto  mila.
        Rappresenta  che  la  società di recente  ha  cominciato  a
        risentire  della crisi economica generale,  che  l'attività
        può  essere  facilmente delocalizzata e che la  concorrenza
        di  altri  Paesi  è  forte. Si augura  che  a  Palermo  sia
        trovata  una  sede idonea a evitare il trasferimento  della
        società e che Almaviva chiarisca le sue intenzioni.

        Il  segretario  regionale della UILCOM UIL  rileva  che  la
        società  Almaviva  nel suo complesso è sana;  tuttavia,  in
        Italia  si  sta  paventando il rischio  di  un  esubero  di
        personale  e, pertanto, non bisogna perdere nuove  commesse
        considerata  anche la facilità con la quale il  lavoro  può
        essere trasferito in altro luogo.

        Il  segretario  provinciale della UTL UGL  ricorda  che  in
        Sicilia  potrebbero esserci circa millecinquecento  esuberi
        di  personale. Si dice favorevole allo costituzione di  una
        sede  unica  nella  città di Palermo purché  l'accorpamento
        non  dia  luogo  a  licenziamenti. Chiede  che  il  Governo
        regionale  si  impegni a far sì che la  sede  legale  della
        società sia trasferita in Sicilia.

        Il  rappresentante della CISL chiede che la situazione  sia
        affrontata celermente giacché l'attività di un call  center
        è facilmente smantellabile e trasferibile altrove.

        Il  CAPO  DI  GABINETTO  dell'ASSESSORE  REGIONALE  PER  LE
        ATTIVITA'  PRODUTTIVE  riferisce  che  l'Assessorato  delle
        attività  produttive sta seguendo la vicenda  Almaviva  con
        grande  attenzione affrontando, in particolare, gli aspetti
        tecnico-giuridici.  In  primo  luogo,  bisogna  intervenire
        evitando  che si configuri un aiuto di Stato e  si  incorra
        così  nei  divieti  posti dal diritto comunitario.  Occorre
        poi  superare  alcune  difficoltà  legate  alla  condizione
        giuridica dell'immobile prescelto.

        Il   dott.   MILIGI,  dirigente  presso   il   Dipartimento
        regionale  attività  produttive, riferisce  di  seguire  da
        circa  un anno la vicenda Almaviva. Rappresenta che occorre
        trovare  un  locale  adeguato e che, a tal  fine,  è  stato
        elaborato    un    progetto   di   modifica   dell'immobile
        individuato  ed è stato rilasciato il visto necessario  dal
        genio  civile; il costo degli interventi si aggira  intorno
        ai  nove  milioni  di  euro e il canone  annuo  di  affitto
        sarebbe  di  settecentocinquantamila euro. Afferma  che  le
        elezioni   dello   scorso  ottobre  hanno   rallentato   le
        procedure.  Ritiene  che il contratto  di  programma  possa
        rappresentare  la  formula  più  idonea  per  risolvere  la
        vicenda coinvolgendone tutti gli attori.

        L'on.    LENTINI    apprezza   l'impegno   dell'Assessorato
        regionale  delle  attività  produttive,  tuttavia   esprime
        perplessità  circa la strada che sta percorrendo.  Rammenta
        che  gli  immobili  confiscati di norma  sono  assegnati  a
        pubbliche  amministrazioni ovvero a  imprese  che  svolgono
        attività  sociali. Domanda se la prefettura e il  ministero
        competente siano stati adeguatamente coinvolti. Chiede  che
        il  Governo  regionale, nell'interlocuzione  con  Almaviva,
        chiarisca   che   il   suo   aiuto   è   condizionato   dal
        trasferimento della sede legale della società in Sicilia  e
        che   non   debbano   aver  luogo   né   licenziamenti   né
        delocalizzazioni dell'attività.

        L'on.  CAPUTO valuta con favore il lavoro che l'Assessorato
        sta  svolgendo, nondimeno rileva che il percorso intrapreso
        è  alquanto accidentato per via della situazione  giuridica
        dell'immobile  individuato;  la  Regione,  in  particolare,
        dovrebbe    investire   nove   milioni    di    euro    per
        l'ammodernamento  di  locali confiscati  e,  dunque,  dello
        Stato. Si augura che vi sia una comunione d'intenti tra  la
        società Almaviva e le organizzazioni sindacali.

        L'on.  TAMAJO  desidera comprendere se  l'Assessorato  stia
        pensando a una soluzione alternativa per l'ipotesi  in  cui
        non si possa utilizzare l'immobile già individuato.

        L'on.  CANCELLERI considera necessario individuare  sin  da
        ora  un'altra soluzione, valutando anche la possibilità  di
        utilizzare  un  capannone  sito  in  un'area  si   sviluppo
        industriale.

        Il  dott.  MILIGI  afferma che si sta  valutando  anche  la
        possibilità  di utilizzare un immobile sito  a  Palermo  in
        via Marcellini.

        Il  PRESIDENTE  si  augura che tutti i  soggetti  coinvolti
        nella  vicenda  Almaviva e, in particolare le  istituzioni,
        incluso  quelle  statali, facciano la loro parte.  Rilevata
        l'assenza  dell'Assessore  per l'energia  e  i  servizi  di
        pubblica  utilità  e non avendo altri chiesto  di  parlare,
        dichiara chiusa la seduta.



        La seduta è tolta alle ore 13.10.

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.