Categoria: Attività istituzionale
Area tematica: Tematiche generali

III Commissione seduta del 20 febbraio 2012

Ordine del Giorno

Ore 11.00

1) Audizione in merito alla vertenza Cantieri Navali Trapani.

Ore 12.00

2) Audizione in merito allo stato dei lavoratori precari delle Camere di Commercio di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani.

 

La seduta è aperta alle ore 10.45

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta. Dà lettura dei verbali delle sedute numero 10 e numero 11, i quali, non sorgendo osservazioni, si intendono approvati. Passa al primo punto all'ordine del giorno. Afferma che l'audizione nasce da un'istanza della FIOM CGIL poi seguita da quella della FLMU-CUB Trapani e della CUB Sicilia; ricorda che è volontà della Commissione ascoltare coloro che ne facciano apposita richiesta. Dà la parola ai rappresentanti dei lavoratori dei cantieri navali di Trapani. Il coordinatore regionale della CONFEDERAZIONE UNITARIA di BASE (CUB) sottolinea la necessità del coinvolgimento dell'organizzazione che rappresenta nella vertenza sui cantieri navali di Trapani. Il coordinatore provinciale della FLMU-CUB Trapani rappresenta che sino a due anni fa i Cantieri navali di Trapani lavoravano bene, soprattutto nel campo delle riparazioni; poi l'impresa concessionaria dell'area demaniale sulla quale insistono i cantieri è entrata in una crisi profonda ed ha licenziato i lavoratori. Riferisce che i lavoratori hanno costituito una cooperativa e hanno chiesto al Ministero competente la concessione dell'area demaniale al fine di subentrare all'impresa, la quale oramai non ha la minima possibilità di risollevarsi. Deposita un documento che illustra dettagliatamente la vicenda dei Cantieri navali di Trapani. L'on. GIANNI chiede che il Governo regionale fornisca alla Commissione tutte le informazioni in suo possesso relative ai cantieri navali di Trapani e, in particolare, i dati concernenti gli eventuali finanziamenti regionali ricevuti dall'impresa concessionaria dell'area demaniale, anche al fine di comprendere se vi sono gli estremi per una restituzione. Considera opportuno che l'Assessore regionale competente affronti complessivamente il tema dei cantieri navali regionali per valorizzare le specificità di ciascun bacino ed evitare un'inutile concorrenza tra loro. Suggerisce di concordare anche a livello ministeriale gli interventi che si considereranno utili.

L'on. ARANCIO condivide l'idea di avere una visione complessiva dell'attività dei cantieri navali della regione valorizzando le peculiarità di ognuno. Si domanda come mai a Trapani l'impresa risulti ancora concessionaria dell'area demaniale e reputa fondamentale fare chiarezza a riguardo giacché, se, l'impresa non ha un piano di rilancio, deve necessariamente farsi da parte. Il coordinatore regionale della CONFEDERAZIONE UNITARIA di BASE (CUB) desidera precisare che ciascun cantiere navale della regione ha le sue peculiarità e che il problema della concorrenza non si pone tra i medesimi cantieri navali siciliani bensì in relazione ad altri Paesi, come per esempio la Croazia e la Turchia.

L'on. CANCELLERI propone che la Commissione stili un documento recante tutte le informazioni sulla vicenda in esame al fine di trasmetterlo all'Assessorato regionale e al Ministero competenti. Il PRESIDENTE rileva che sono emerse due questioni principali; la prima attiene alla revoca della concessione demaniale all'impresa in atto titolare che, tuttavia, è un provvedimento di competenza statale per il quale la Commissione può, comunque, farsi parte attiva. Il secondo tema concerne il piano per il rilancio dei bacini regionali e sul punto serve l'impegno del Governo regionale. Ringrazia gli intervenuti e afferma che, qualora sia necessario, saranno nuovamente convocati. Passa al secondo punto all'ordine del giorno. Ricorda che l'audizione nasce da una richiesta del coordinamento dei lavoratori precari delle Camere di commercio di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani nonché dell'on. Cancelleri. La Commissione ha poi ritenuto opportuno convocare anche i segretari generali delle Camere di commercio interessate. Il rappresentante dei lavori precari della CAMERA di COMMERCIO di CALTANISSETTA interviene a nome dei lavoratori delle quattro le Camere di commercio interessate. Ringrazia la Commissione per la sensibilità dimostrata. Illustra le peculiarità della situazione dei precari della camere di commercio rispetto a quella dei precari degli enti locali. Rappresenta che il bilancio delle camere di commercio è costituito solamente dai contributi degli iscritti, i quali si sono ridotti per via della crisi economica. Sottolinea che il personale precario, ormai da molto tempo, assicura lo svolgimento di una serie di servizi delle camere di commercio e che quest'ultime incontrano serie difficoltà, di carattere sia finanziario sia giuridico, a stabilizzarlo. Chiede che la Regione siciliana individui le modalità per stabilizzare il personale precario delle camere di commercio, eventualmente anche destinandone una parte ad altri enti regionali. Deposita un documento siglato dal coordinamento dei precari delle Camere di commercio, industria e artigianato di Agrigento, Caltanissetta, Enna e Trapani. L'on. ARANCIO suggerisce di affrontare il problema della stabilizzazione in primo luogo rideterminando la pianta organica delle camere di commercio. Ricorda, più in generale, che il tema dei precari e delle relative soluzioni è fortemente condizionato dalla normativa nazionale.

La dott.ssa LI VOLSI, dirigente presso il dipartimento regionale del lavoro, riferisce che la stabilizzazione dei precari ex lavoratori socialmente utili presenta diverse sfaccettature e, di conseguenza, coinvolge tre diversi dipartimenti regionali: della funzione pubblica, del lavoro e dell'economia. Illustra le competenze dei predetti dipartimenti nella materia de qua. Sottolinea che qualsiasi modalità di stabilizzazione dovrà avvenire nel rispetto della normativa statale; si sofferma sulle procedure delineate dal decreto legge n. 78 del 2009. Dichiara che il contributo erogato dal dipartimento regionale del lavoro è fisso e non dipende dal tipo di procedura di stabilizzazione. In merito ai precari delle camere di commercio, pone l'accento sulla distinzione tra l'aspetto contrattuale della vicenda e quello della copertura finanziaria, ricordando anche che in atto vige l'esercizio provvisorio. L'on. ARANCIO chiede notizie circa la situazione contrattuale dei precari di Caltanissetta.

La dott.ssa LI VOLSI afferma che la scadenza del contratto dipende dalla durata del primo rinnovo del medesimo contratto, il quale può essere di un anno solare oppure di cinque. Richiama una delibera della Giunta regionale con la quale si pongono dei limiti alla mobilità dei lavoratori tra strutture regionali. Il segretario generale della CAMERA di COMMERCIO di ENNA afferma che la stato dei lavoratori precari delle camere di commercio costituisce un problema sotto più profili. Rappresenta che i lavoratori precari sono diventati indispensabili per lo svolgimento dei servizi di competenza delle camere di commercio. Si sofferma sulla situazione finanziaria delle camere, sottolineando che esse devono sostenere anche gli oneri delle pensioni e che, pertanto, la parte del bilancio da destinare ai compiti precipui dell'ente si riduce al tre o quattro per cento. Propone di ragionare sui servizi di competenza delle camere di commercio al fine di concedere loro un contributo regionale e, in merito a ciò, considera necessario il coinvolgimento della Commissione.

L'on. CANCELLERI evidenzia lo scollamento tra la situazione contrattuale dei precari delle camere di commercio e la relativa copertura finanziaria. Ritiene che il Governo regionale debba affrontare in maniera organica il tema dei precari.

Il PRESIDENTE propone l'istituzione di un tavolo tecnico al fine di individuare i possibili percorsi di stabilizzazione dei lavoratori, se occorre pure in enti diversi dalle camere di commercio, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa statale in materia. Reputa fondamentale una riforma dei bilanci interni delle camere di commercio. Manifesta la disponibilità della Commissione a lavorare sugli eventuali interventi normativi che dovessero risultare necessari, anche in tema di mobilità tra le strutture regionali.

Non avendo altri chiesto di parlare, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta alle ore 13.35

 

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.