Categoria: Comunicati stampa
Area tematica: Tematiche generali

No alla chiusura dell' ospedale di Noto prevista dalla nuova rete ospedaliera.

La proposta di nuova rete ospedaliera che prevede la chiusura, nei fatti, dell'ospedale di Noto attraverso la sua trasformazione in ospedale di comunità è irricevibile ed inaccettabile per più ragioni. La prima è che annulla gli impegni più volte assunti dagli assessori alla sanità in questi ultimi anni. Cancella la struttura di ospedali riuniti Avola Noto ed impoverisce la sanità della zona sud della provincia di Siracusa.
La seconda ragione è che non ci sarebbe dove allocare i posti letto di riabilitazione e lungo degenza che verrebbero eliminati a Noto.
La terza è che violerebbe norme di legge e decisioni politiche assunte dall'assemblea regionale siciliana rompendo quel l'equilibrio che mi aveva portato finora, non senza travaglio personale,a sostenere la proposta di rifunzionalizzaziine del nosocomio di noto. Prendo atto positivamente della dichiarazione di disponibilità dell'assessore Gucciardi a discutere tale proposta ed a rimetterla in discussione. Ove questo non dovesse verificarsi dichiari fin da ora che sosterrò tutte le iniziative politiche e legali che la comunità di noto vorrà mettere in atto per ottenere il rispetto degli impegni e la tutela del diritto alla salute dei suoi cittadini e di quelli dell'intera zona sud che ove queste proposte venissero attuate vedrebbero impoverita nel suo complesso l'offerta sanitaria in tutta la zona

  • Bruno Marziano | Sito ufficiale

    Io sto con chi crede ancora nella politica seria e per bene. In questi anni, da solo o con il gruppo parlamentare del Partito Democratico, mi sono impegnato a Siracusa e in Sicilia per dare risposte concrete ai bisogni e alle aspettative della gente. Il mio lavoro ha sempre riguardato diverse aree strategiche per lo sviluppo del territorio: industria, politiche del lavoro, infrastrutture, ambiente, sanità, politiche sociali, scuola, università e formazione, cultura e turismo Sempre al servizio delle famiglie, dei giovani, dei lavoratori, delle imprese.