Polemica Lo Bello

Anche se non credo che le sue parole fossero rivolte a me ma per il fatto che vengano rivolte a tutti ritengo opportuno intervenire sulle cose che ha detto Ivan Lo Bello. Per questo mi dispiace polemizzare con Lo Bello del quale apprezzo l’impegno e le scelte che ha fatto con la sua associazione, ma alcune della cose dette al tavolo economia alcune non mi convincono. Vorrei fare rilevare a Lo Bello che il dibattito e la battaglia quasi personale che ho condotto non riguarda un posto all’Ias, ma una gestione dell’Asi e un ritorno ad una concezione dell’Ias come luogo di sottogoverno e sottopotere e trampolino di lancio per operazione di carattere elettoralistico. Non ho quindi denunciato la sostituzione di un componente a me vicino rispetto ad altri che non mi rappresentano ma una serie notevole di illegalità e di illegittimità nel processo di formazione del Cda dell’Ias che spero, anche grazie alle mie interrogazioni, possano essere verificate e accertare. Ma  vorrei ricordare che proprio in questi giorni è pervenuta a decina di autorità nazionali, regionali e locali, una nota di grandissima denuncia di un progettista di una delle opere Asi, il progetto ottimizzazione, che evidenzia danni ambientali, erariali e mancato controllo. Non penso che si possa banalizzare tutto con questione di un posto nel Consiglio amministrazione, in gioco ci sono questioni più importanti e la gestione di una fase che dovrebbe vedere finalmente sbloccati ingenti investimenti nella gestione delle acque e nelle bonifiche dell’area industriale e porto Augusta. Altro che vicenda del posto nel Cda. Cosi come non mi convince l’affermazione secondo cui l’unica cosa buona registrata di recente sono i tavoli in Prefettura promossi dal ministro Prestigiacomo. Ho partecipato per agreement istituzionale e riguardo ma come temevo e avevo esplicitato una volta affrontata questione rigassificatore e una volta accertato che non c’era consenso su Prg e portualità turistiche quel tavole si è bellamente sciolto come neve al sole a dimostrazione della strumentalità di chi lo aveva proposto e degli obiettivi che c’erano dietro. Infine quello che non posso accettare proprio sulla vicenda rigassificatore è che ci sia una accusa magmatica e generalizzata alla politica. Personalmente sfidando anche l’impopolarità e il contrasto aperto con associazioni, movimenti ambientalisti, cittadini di Priolo e pezzi del mio stesso partito in questi mesi mi sono battuto affinché si concludesse l’iter per il rigassificatore badando ad accertare la garanzia di tutte le condizioni di sicurezza ma poi dicendo chiaramente la mia posizione favorevole senza nascondermi dietro scuse banali. La brutta politica non si combatte mutuando argomenti dell’antipolitica più becera e facile, la brutta politica si combatte chiedendo e facendo buona politica e in questo, come nelle vicende penali la responsabilità è personale, anche nella buona e cattiva politica la responsabilità è prima individuale e poi collettiva.